Le superfici sonore di Gramazio&Kohler
Image courtesy of Gramazio Kohler Research, ETH Zurich, Switzerland
Un dipartimento di ricerca, guidato dai professori Fabio Gramazio e Matthias Kohler, interno alla facoltà di architettura dell’università ETH di Zurigo, ha sviluppato diversi progetti incentrati sulla sperimentazione nel campo dell’acustica e delle superfici per interni.
Utilizzando software di calcolo e modellazione parametrica, i progetti sviluppati dai ricercatori puntano ad approfondire la relazione tra la disposizione spaziale di elementi semplici a formare una superficie complessa, e la risposta che tale superficie genera se sottoposta a stimoli sonori.
Image courtesy of Gramazio Kohler Research, ETH Zurich, Switzerland
Negli ultimi due anni il team ha portato avanti un progetto, chiamato “Data Driven Acoustic Design”, mirato a raccogliere dati geometrici e acustici a supporto della progettazione, tramite un processo quotidiano di generazione di superfici per mezzo di stampa 3D.
Le superfici, create con lo scopo di suscitare risposte sonore, sono stampate in scala 1:10 e stimolate acusticamente. Un braccio meccanico viene programmato per accostare in diversi punti delle superfici in questione un microfono e un altoparlante, connessi a un software in grado di registrare i dati sensibili e metterli a sistema.
Image courtesy of Gramazio Kohler Research, ETH Zurich, Switzerland
Un esempio delle applicazioni pratiche degli studi portati avanti dal dipartimento é il progetto Augmented Acoustics, realizzato nel 2019 in una caffetteria di Esslingen, Svizzera.
Tre pareti acustiche (per una superficie totale di 90m2) sono state progettate digitalmente e assemblate in situ, tramite l’accostamento di 8500 identici blocchi di abete.
I singoli blocchi presentano una posizione e un orientamento unici e specifici, con lo scopo di rendere la superficie un enorme diffusore di Schroeder. Il termine si riferisce a un diffusore acustico che, per le sue particolarità costruttive legate ad uno specifico modello matematico, riflette il suono in maniera “diffusa” e non secondo la consueta legge dell’angolo di incidenza e riflessione. Questo tipo di diffusore acustico non contiene altoparlanti e non emette suoni, in quanto è completamente passivo. In pratica, questo dispositivo viene costruito per ottenere delle correzioni di carattere acustico/ambientale nelle architetture interne che presentano particolari problematiche di propagazione del suono. Il diffusore di Schroeder non presenta di per sé caratteristiche di fonoassorbimento, provviste però’ dall’utilizzo del materiale ligneo per la realizzazione dell’installazione.
Image courtesy of Gramazio Kohler Research, ETH Zurich, Switzerland
L’irregolarità dell’asimmetria con cui sono state tagliate le facce principali dei blocchi genera un gioco progressivo e cangiante di luci e ombre durante la giornata.
Lo spazio vuoto irregolare che intercorre tra un blocco e l’altro viene utilizzato per trasmettere in maniera diffusa nell’ambiente l’aria proveniente dal sistema di ventilazione meccanica nascosto dietro la superficie stessa.
Grazie all’utilizzo di una telecamera di monitoraggio collegata al software, il sistema è stato montato a mano ma con una fedelissima corrispondenza geometrica rispetto al progetto digitale originario.
Image courtesy of Gramazio Kohler Research, ETH Zurich, Switzerland
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