Allestimenti etici: circolarità e sostenibilità al Fuorisalone 2024
Is one life enough?, Lampo Milano, Isola Design District
Il Fuorisalone appena terminato, che ha avuto come tema “Materia Natura”, ha effettivamente rappresentato un’occasione per indagare la relazione tra le due parole e per promuovere progetti orientati verso soluzioni sempre più sostenibili e rispettose dell’ambiente.
Designer, aziende, scuole, brand indipendenti, si sono concentrati sui progressi della disciplina del design nell’ambito della sostenibilità e hanno presentato i risultati delle loro ricerche e sperimentazioni.
Un ruolo di primo piano lo hanno sicuramente rivestito i materiali naturali. Canapa, argilla, calce, seta, cotone, sono stati i protagonisti sia per le loro caratteristiche estetiche e materiche in linea con le tendenze del momento, sia per la loro intrinseca sostenibilità. Accanto ad essi, nuovi materiali sviluppati a partire da scarti o frutto di sperimentazioni, hanno evidenziato le numerose opportunità offerte dal riciclo e dal riuso creativo.
Non solo gli oggetti e i materiali presentati, ma anche gli allestimenti stessi sono stati sviluppati con un’accentuata attenzione all’innovazione e alla responsabilità ambientale. L’allestimento di uno spazio espositivo per mostre temporanee prevede, infatti, l’utilizzo di materiali a vita molto breve, obbligando a riflettere su come attivare un processo di progettazione etica all’insegna della circolarità e quindi della sostenibilità.
Noi di Materially abbiamo risposto proponendo per Materially NOW, la mostra evento realizzata per questa edizione del Fuorisalone, un allestimento concepito affinché ogni elemento potesse essere riutilizzato a fine manifestazione. I materiali in mostra sono stati esposti su volumi parallelepipedi, alcuni realizzati in poliuretano espanso, altri in lana proveniente dagli allevamenti di Samugheo in Sardegna. Sia gli uni che gli altri sono stati restituiti alle aziende produttrici, che li utilizzeranno per altri eventi o scopi. Anche i colorati e comodi sgabelli che hanno accolto e divertito speaker e ospiti del fitto calendario di eventi di Materially NOW, saranno impiegati in altre manifestazioni. A completamento dell’allestimento sono stati utilizzati il Greencast di Madreperla, lastre acriliche al 100% riciclate; gli eleganti pannelli in plastica riciclata di Plastiz; i pannelli in legno di pioppo certificato di Invernizzi SpA; e le carte che integrano scarti delle fave di cacao realizzate da Favini. Queste ultime saranno regalate ad artisti e scuole, che sapranno donare loro nuova vita.
Gli allestimenti circolari e sostenibili sono stati protagonisti anche negli altri distretti di questa edizione del Fuorisalone.
A Design Variations, nel distretto delle 5VIE, Park Associati ha proposto un pensiero di suddivisione degli spazi espositivi attraverso l’utilizzo di mattoni in cemento di canapa, forniti dall’azienda pugliese Biomat. Il progetto allestitivo, che prende il nome di Hemp_Scape, ha permesso di creare elementi architettonici fluidi e flessibili dal forte impatto visivo, e che ben si sono integrati nella location dall’aspetto industriale scelta da MoscaPartners in zona Darsena. I mattoni di canapa, individuati come materiale chiave per il progetto, hanno ottime proprietà termoisolanti e fonoassorbenti. La fabbricazione a basse emissioni, poi, contribuisce a un impatto ambientale ridotto, fornendo una soluzione pratica e sostenibile per l’architettura temporanea. Grazie al loro montaggio a secco, che ne consente la costruzione e de-costruzione rapida, la totalità del materiale impiegato verrà rimessa sul mercato per essere riutilizzata, riducendo così la quantità di rifiuti a fine evento.
Spostandoci a nord, Isola Design District ha realizzato negli spazi post industriali di Lampo Milano, una doppia esposizione. Per la prima, denominata Isola Design Gallery, sono stati impiegati pannelli in policarbonato che saranno riutilizzati a fine manifestazione; l’allestimento della mostra Is one life enough?, invece, è stato reso sostenibile grazie alla collaborazione con Fantolino, azienda agricola torinese che ha fornito i cartoni delle uova riciclati utilizzati come basi per i piedistalli, e Kineco, che ha contribuito con i piani dei piedistalli in micelio.