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SoTecIn Factory – generare, trasferire, misurare cambiamenti d’impatto

Per Materially il 2024 è cominciato all’insegna della parola chiave impatto. A gennaio abbiamo superato la selezione del progetto europeo SoTecIn Factory per entrare in una community di venticinque imprese innovative e startup volte a generare un cambiamento nelle catene di valore europee in direzione di sostenibilità e circolarità. Abbiamo dunque avuto modo di affrontare vari aspetti del concetto di impatto, da quello strettamente ambientale a più ampie implicazioni sociali e di governance. 

Materially ha fatto dunque l’ingresso in un ecosistema di social innovators di ampio respiro a cominciare dai partner di SoTecIn Factory tra cui si annoverano realtà come la rete globale Impact Hub, gli esperti di system-thinking Metabolic nonché il CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerce. Nel folto gruppo di imprese che hanno partecipato alle varie fasi del progetto, molte sono le startup con focus su materiali e processi innovativi. Tra queste Raiku, produttore estone di packaging da scarti di legno; Noosa, azienda belga che realizza filati totalmente riciclati e riciclabili grazie a un processo brevettato; Papair, giovane gruppo tedesco che propone un’alternativa al pluriball in cui il polietilene è sostituito dalla carta.

©NOOSA®

Il percorso SoTecIn Factory ci ha guidato nella comprensione e implementazione di una progettualità d’impresa rivolta all’impatto sociale e relativa misurazione, aspetti sempre più rilevanti in un contesto di Agenda 2030 e valutazioni ESG. Di particolare interesse sono stati per noi l’approccio olistico del training e l’avvicinamento alla scuola di pensiero del system change, che affonda le sue radici nel Club di Roma, ispiratore e disseminatore di uno dei più profondi ed efficaci metodi di contestualizzazione di problemi ecosistemici sviluppato negli ultimi cinquant’anni.

L’intensa fase di capacity building  si è conclusa a fine giugno e grazie alla sua trasversalità olistica ci ha permesso di mettere in una nuova prospettiva aspetti di business modelling, strategia IP, soluzioni di governance, valutazione di impatto ambientale e sociale, opportunità di finanziamento e molti altri. Tutto ciò è convogliato nell’approfondimento progettuale dell’iniziativa che avevamo proposto per la selezione iniziale: uno strumento digitale per la facilitazione della trasformazione circolare della produzione calzaturiera a partire dai materiali.

Il progetto, CIFORCE-F (Circular Footwear Resource Finder), rispondeva a un quesito posto dal Politecnico Calzaturiero riguardo la difficoltà di trovare strumenti di orientamento e applicazione di materiali sostenibili e soluzioni circolari nel settore calzaturiero, a livello di formazione,  progettazione e produzione.

La proposta passata alla seconda fase, avrà modo di approfondire e validare soluzioni tecniche che permettano di valorizzare il contributo dei materiali alla riduzione dell’impatto ambientale di uno dei beni d’uso – la scarpa – meno facilmente gestibili nel fine vita.

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