Nuove tecnologie del calcestruzzo alla Chicago Arch. Biennial 2019
Lo studio di architettura Skidmore, Owings & Merrill (SOM) ha eretto una struttura di calcestruzzo curvilinea sorretta da due colonne in occasione della Chicago Architecture Biennial 2019.
Il progetto rappresenta un prototipo di una struttura per la costruzione di un piano di un grattacielo e ha come obiettivo il diminuire l’impatto inquinante del calcestruzzo. E’ costruita grazie a una tecnologia robotica per realizzare le casseforme fornita dall’azienda danese Odico, la quale afferma la maggiore sostenibilità di questo procedimento rispetto ai metodi tradizionali.
Il momento storico non potrebbe essere più opportuno, dato che esperti e attivisti affermano per combattere il cambiamento climatico la necessità di abbandonare progressivamente le costruzioni in calcestruzzo, considerate responsabili di ben l’8% delle emissioni globali di anidride carbonica.
Il progetto si colloca quindi come una sorta di step intermedio, in quanto pur non abbandonando totalmente il materiale costruttivo ne migliora le caratteristiche di impatto ambientale. L’introduzione di questa tecnica per la produzione di solai in calcestruzzo avrebbe un impatto infatti su circa il 40/60 % delle emissioni totali della costruzione di un grattacielo.
La forma curvilinea della struttura viene ottenuta grazie a un cassero riutilizzabile in polistirene espanso, e permette l’utilizzo di una quantità di materiale nettamente inferiore rispetto ai metodi tradizionali, migliorando in questo modo notevolmente anche le fasi di smaltimento. Precisamente SOM afferma che circa un 20% di cemento in meno è necessario per la sua costruzione.
La semplicità della soluzione e la sua compatibilità con i contemporanei metodi di costruzione rende estremamente semplice una possibile introduzione in tempi brevissimi di questa tecnica nel campo dell’architettura e dell’edilizia.
E’ necessario rendere una priorità il ripensare in un’ottica progettuale le canoniche tecniche costruttive a cui siamo abituati per cominciare già da oggi ad affrontare l’emergenza climatica in maniera responsabile e efficace.
Photos courtesy of Dave Burk