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Materiali sostenibili nell’arredo tra tradizione e innovazione
Sedie H.H.H., Kartell
L’intera industria manifatturiera italiana sta da tempo lavorando sui percorsi da intraprendere per abbattere le proprie emissioni. E anche il settore legno-arredo si è attivato, sia a livello individuale che collettivo, per impostare un nuovo modo di produrre e gestire i prodotti, a partire dalla scelta dei materiali.
La Design Week rispecchia questa direzione di sviluppo a partire dal tema prescelto per il FuoriSalone 2024, “Materia Natura”, un richiamo alla specificità di un comparto -quello dell’arredo- strettamente legato al legno e ai suoi derivati, interconnesso profondamente con il settore agro-forestale e alle tematiche di gestione sostenibile dell’albero dalla piantumazione fino al taglio.
Il rispetto di questa risorsa (che contribuisce all’assorbimento della CO2 in maniera significativa) porta a soluzioni diverse, che non si escludono tra loro: dal legno massello certificato, utilizzato soprattutto in arredi di fascia alta dall’elevata durabilità; ai derivati del legno da materia prima vergine da filiera locale, in cui il tronco viene utilizzato in ogni sua parte per produrre multistrato e poi truciolare dagli scarti; fino al pannello riciclato post-consumo (truciolare, ma anche MDF), settore in cui l’industria italiana è particolarmente attiva, avendo sviluppato una filiera efficiente e macchinari adatti alla trasformazione dei rifiuti legnosi in nuovi materiali.
C’è poi la carta kraft, uno tra materiali più usati nel settore, presente nei laminati e in pannelli, anche formabili, in combinazione con leganti (tipicamente resine) che ne garantiscono la tenuta e la durabilità. È proprio il mondo dei leganti a vedere nuovi sviluppi in direzione di una riduzione nelle emissioni, non solo in produzione ma anche durante l’uso del prodotto e nel fine-vita. Si pone in questo filone di sviluppo Catifa Carta, una reinterpretazione della seduta classica Catifa 53, lanciata nel 2001 da Arper. Catifa Carta è realizzata in PaperShell, un materiale composito a base di carta kraft e un legante a base di resine bio-based, stratificati e pressati insieme. PaperShell “sequestra” più anidride carbonica di quella rilasciata durante il processo di produzione (il potenziale di sequestro del carbonio di 1kg di PaperShell è di circa 1,5 kg CO2 equivalente) agendo come materiale “carbon sink”.
Sul fronte materie plastiche, Kartell continua a proporre prodotti con contenuto da riciclo, sia meccanico che chimico. Esempi significativi sono la console della linea My A.I. Evolution, progettata da Philippe Starck (la collezione, lanciata nel 2019 è stata tra l’altro uno dei primi esperimenti di design supportato dall’intelligenza artificiale) in polipropilene riciclato; e il progetto di collaborazione con Illy per il recupero e il riciclo delle capsule del caffè, inaugurato nel 2022 e proseguito con nuovi prodotti.
E ancora, per le sedute H.H.H. Her Highest Highness (sempre di Philippe Starck, con nuovi decorativi liberty stampati con tecnologia “graphic impression”, molto impattanti soprattutto nella versione superlucida) è stato utilizzato policarbonato misto da riciclo e bioattribuito da tallolo, residuo di lavorazione nella produzione della carta kraft.
E ancora, le iniziative di sistema: FederlegnoArredo ha creato per i propri associati un’intera piattaforma digitale di servizi per la sostenibilità, tra cui una libreria di materiali sostenibili, in collaborazione con Materially, con l’obiettivo di aiutare le imprese associate nella scelta dei materiali, accelerandone la conoscenza e l’implementazione e migliorando così il profilo ambientale dei prodotti. L’impegno del settore è rivolto anche alla costruzione di una filiera per la gestione del fine vita in ottica di Responsabilità Estesa del Produttore, un programma di grande complessità che conferma la volontà dell’intero comparto di ripensarsi in vista degli obiettivi di Carbon Neutrality dei prossimi anni.
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