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Materiali Carbon Negative - Materially

Materiali carbon negative

Anche il mondo dei materiali si interroga sulle modalità con cui intervenire sulla crisi climatica, nel mondo che gli è più congeniale, ovvero sviluppando nuove soluzioni. Se da un lato è necessario ridurre le emissioni per non aumentare ulteriormente la CO2, è anche possibile abbattere la concentrazione di biossido di carbonio attraverso una sua rimozione dell’atmosfera, processo definito “carbon sequestration”. 

La modalità più semplice e intuitiva è l’utilizzo di biomassa con funzione di carbon stock: qualsiasi tipo di materia prima di origine biologica, infatti, dalle piante ai reflui organici, ha un contenuto di carbonio che proviene dall’atmosfera (tramite fotosintesi da parte delle piante all’origine della catena); diversamente, ad esempio, dal carbonio contenuto nelle materie plastiche, che ha origine fossile.

Partendo da questo principio, diverse aziende e start-up hanno sviluppato processi che utilizzano la CO2 atmosferica per produrre materiali di diversa natura. Ne abbiamo già parlato a proposito di proteine e di biocompositi

Un nuovo materiale che parte da questo principio è OurCarbon: sviluppato da Bioforcetech, azienda che si occupa di essiccamento dei fanghi di depurazione, è costituito da biomassa residua derivata dal processo di trattamento da scarti vegetali e reflui urbani, carbonizzata tramite pirolisi; ne risulta un contenuto elevatissimo di carbonio che rende il materiale “carbon negative”, ovvero capace di assorbire più CO2 di quanto non ne produca durante il processo di produzione. L’analisi del ciclo di vita (LCA) del materiale conferma che una tonnellata di OurCarbon rimuove 10 t di carbonio dall’atmosfera.

 

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‘Propagation’, legno di scarto pigmentato con OurCarbon – Image courtesy of Dutch Design Week

OurCarbon è stato utilizzato principalmente per impieghi tecnici, quali filtrazione o come ammendante del terreno. Quest’anno, tuttavia, l’azienda ha deciso di utilizzare il design come strumento per immaginare nuove modalità di impiego: ne sono nati oggetti e creazioni esposte alla Dutch Design Week nell’ambito dell’evento What A Waste. Come pigmento, è alla base di inchiostri e tinte; come granulo, viene aggiunto a oggetti di varia natura, come piatti biodegradabili in PLA o vasi in ceramica, con risultati estetici sorprendenti.

 

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‘Labyrinth’ by Sofia Shu – Image courtesy Dutch Design Week

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Potted Carbon, by Sum Studio – Image courtesy Dutch Design Week