WastEnders
How new materials can cut waste and turn it into value
La mostra WastEnders esplora nuove famiglie di materiali che riducono gli scarti – perché vengono sviluppate a partire da materie prime di recupero o perché sono interamente bio-based e biodegradabili, o perché utilizzano processi puliti.
Si tratta di progetti che partono da materie prime di scarto tra le più svariate e che coinvolgono non solo lo sviluppo di nuove tecnologie di trasformazione, ma anche l’impostazione di filiere e partnership tra i diversi players.
Ne deriva l’attivazione di sinergie di simbiosi industriale che aiutano a ridurre lo scarto e a trasformarlo in valore in una prospettiva di economia circolare.
Conceria Nuvolari società benefit
Nature-L® è un metodo di concia metal free adottato da Conceria Nuvolari per il trattamento di pelli ovine per l’industria calzaturiera e della moda, che consente di ottenere un prodotto privo di cromo e metalli pesanti e certificato compostabile. La pelle è un sottoprodotto dell’industria alimentare, uno scarto che attraverso diverse lavorazioni diviene un materiale durevole e resistente. Per ridurre ulteriormente l’impronta ambientale (emissioni di CO2 e acqua) delle pelli, Conceria Nuvolari adotta processi di concia naturali e a basso impatto, attestati da uno studio LCA (Life Cycle Assessment).
www.concerianuvolari.com
CoffeeFrom
Coffeefrom è un materiale innovativo bio-based nato da fondi di caffè post-industriali riciclati e una miscela di biopolimeri, prodotto in Italia in ogni sua fase. Per l’industria alimentare e la ristorazione collettiva, il fondo di caffè costituisce uno scarto di processo produttivo; così, invece, diventa una materia prima di elevata qualità e valore a cui dare una nuova vita, secondo i principi dell’economia circolare. Coffeefrom si adatta a molteplici contesti applicativi, rappresentando una alternativa zero-waste alla plastica tradizionale.
www.coffeefrom.it
Kajkao
Kajkao è una famiglia di materiali realizzati a partire dagli scarti agricoli delle coltivazioni di cacao in Ecuador, con tre potenziali piattaforme tecnologiche: alternative alla pelle, biopolimeri, pannelli compositi per interni, in diverse granulometrie. La materia prima è il guscio che contiene le fave di cacao, uno scarto che viene bruciato in loco dagli agricoltori, con conseguente emissione di CO2. Dal guscio si ottiene un primo materiale polimerico, dai cui ulteriori sottoprodotti si possono ottenere dei pannelli per arredo. Il progetto ha lo scopo di ridurre l’impatto ambientale degli scarti, offrendo nel contempo agli agricoltori locali una fonte di reddito aggiuntiva.
www.kajkao.com
EcoPlus by Legnopan
Eco-Plus è un pannello realizzato in vetroresina e altri compositi fibro-rinforzati riciclati, finemente lavorati e aggregati a pressione elevata con percentuali minime di collanti vergini. Il procedimento è brevettato e genera un materiale nuovamente riciclabile a fine vita. La densità elevata del pannello e la presenza di fibre minerali apporta robustezza all’intera sezione permettendo una lavorazione tridimensionale senza rischio di sfibramento. Le intrusioni sono visibili e conferiscono ai pannelli un caratteristico pattern con effetto terrazzo.
www.legnopan.com
Madrepora by Manuela Bucci
Madrepora è un progetto di Manuela Bucci che utilizza scarti della produzione di tubi isolanti in feltro sintetico, anche realizzati a partire da fibre riciclate, per la realizzazione di sedute. Gli elementi tubolari in feltro vengono tagliati in produzione alla lunghezza necessaria; le parti di scarto risultanti da questa operazione sono recuperate dalla designer e utilizzate per la fabbricazione dei prodotti Madrepora. Gli elementi circolari in feltro possono essere tinti in diversi colori e riscaldati per ottenere diverse rigidità. L’assemblaggio dei cilindretti in feltro sintetico non richiede colla ma solo l’applicazione di calore. La seduta risulta così nuovamente riciclabile.
www.manuelabucci.com
Meba Bioresine
Meba Bioresine utilizza materie prime vegetali da scarto agricolo o dell’industria alimentare per la produzione di resine destinate alla realizzazione di componenti e accessori per diverse applicazioni, tra cui la moda. I biopolimeri che costituiscono le resine provengono da materie prime vegetali non edibili, come olî non utilizzabili per alimentazione o residui della lavorazione del mais.
www.mebabioresine.it
MixCycling
Mixcycling® è una famiglia di biocompositi contenenti fibre vegetali derivate da scarti agricoli (quali ad esempio lolla di riso o pergamino) e da produzione industriale (come sughero, vinacce, ecc.), preferibilmente a Km0. Questi scarti sono inseriti in una matrice polimerica da risorse organiche rinnovabili, di riciclo o vergini, attraverso un processo produttivo brevettato. Mixcycling® promuove inoltre la creazione di una community per lo sviluppo di materiali sostenibili ad hoc, per dare seconda vita a diversi scarti organici.
www.mixcycling.it
Mogu
Mogu Acoustic e Mogu Floor sono due prodotti per interni sviluppati da Mogu a partire da residui delle filature del cotone e della canapa. Mogu Acoustic è ottenuto coltivando ceppi selezionati di micelio su substrati preingegnerizzati costituiti da residui agroindustriali. Il micelio fungino agisce da legante per la struttura della matrice, creando un materiale composito privo di plastica e al 100% naturale. Mogu Floor è realizzato da una base biocomposita e un rivestimento superficiale composto da una bioresina proprietaria, sostituendo i pigmenti industriali tradizionali con biomasse di basso valore, come cartocci di mais, paglia di riso, fondi di caffè esausti, alghe e conchiglie.
www.mogu.bio
Nazena
Nazena è un materiale realizzato attraverso un processo brevettato che permette di recuperare le fibre degli scarti tessili in una logica di upcycling di prodotto. Partendo dal capo non più riutilizzabile, ripulito dagli accessori (bottoni, zip, ecc.), il tessuto viene ridotto in fiocchi e riassemblato in forma di pannelli di diversi spessori grazie ad un legante di origine vegetale. I pannelli così ottenuti possono essere impiegati in allestimenti, retail, packaging. In questo modo si garantisce una seconda vita a tessuti che ad oggi in massima parte non vengono recuperati.
www.nazena.com
Ohoskin
Ohoskin è un materiale alternativo alla pelle 100% vegano. È prodotto in Italia a partire da sottoprodotti della lavorazione di arance e cactus siciliani attraverso un processo industriale brevettato a ridotto impatto ambientale. Il materiale bio-based è di maggiore durabilità rispetto alla pelle sintetica in PU e disponibile in diverse colorazioni, texture e percentuale di materiale organico. E’ destinato ai brand della moda, dell’auto, nautica e dell’arredamento
www.ohoskin.com
Oldrati
La gomma è un materiale molto complesso da riciclare, i cui scarti produttivi vengono dismessi in discarica o termovalorizzati. Ogreen è la prima gomma di alta qualità realizzata con gomma rigenerata, per applicazioni di tipo tecniche che offre prestazioni paragonabili al materiale vergine. Ogreen consente di ridurre l’impiego di materie prime vergini, di diminuire le emissioni di CO2 e di annullare gli scarti di produzione destinati alla discarica, limitando così l'impatto ambientale dei prodotti finiti.
www.oldratiogreen.com
Poliuterano è
Dagli scarti post-industriali e post-consumo del poliuretano flessibile in blocchi è possibile ricavare, tramite riciclo meccanico, una vasta gamma di materiali utilizzabili in settori diversi, dall’edilizia, all’automotive, allo sport, alla calzatura, all’arredo di interni. Si tratta di pannelli in diversi spessori e densità, con prestazioni utili quali l’isolamento termico e acustico, l’assorbimento degli urti e il comfort. Il poliuretano può anche essere riciclato chimicamente, attraverso un processo che distrugge i legami chimici tra le molecole riportandole allo stato di materia prima.
www.poliuretano-e.it
Ricehouse
Ricehouse è una famiglia di materiali 100% naturali per la bioedilizia, comprensivi di sottofondi, biomasse isolanti, malte e intonaci, che incorporano scarti agricoli della filiera del riso. Il biointonaco di finitura RH 420 è una composizione a base di argilla selezionata di primissima qualità, calce idraulica naturale, calce aerea purissima e pula di riso proveniente esclusivamente da risaie italiane, pigmentata tramite l’impiego di terre naturali e polveri di marmo. Il biointonaco di finitura RH 120 è invece una composizione a base di lolla di riso, calce idraulica e calce aerea purissima.
www.ricehouse.it
Santori Pellami
Naturella® è un processo di concia di Santori Pellami che consente di ottenere un materiale privo di cromo, di metalli pesanti, completamente biodegradabile e certificato compostabile. La pelle bovina è un sottoprodotto dell’industria alimentare. Questo tipo di concia riduce i consumi di acqua rispetto al processo tradizionale, elimina i metalli pesanti (tossici e allergenici) e favorisce l’assorbimento dei colori, riducendone l’utilizzo. Inoltre viene lavorata più superficie della pelle, il che significa meno rifiuti, meno costi di smaltimento, meno inquinamento. Anche la qualità della pelle risulta più resistente alle rotture e all’abrasione.
www.santori.com
Studio Cassio
ReplasticMosaic è un progetto di Studio Cassio finalizzato alla realizzazione di pannelli di mosaico per grandi opere di street art in plastica riciclata. Le singole tessere di mosaico sono ottenute dalla termo-presso-formatura di comuni bottiglie in PET. Le tessere così ottenute vengono montate su un pannello e combinate come dei pixel a formare un’immagine. L'immagine complessiva risulterà sempre più leggibile via via che ci si allontana, fino a consentire una percezione fotorealistica. La grande varietà di bottiglie sul mercato permette di avere un ampio campionario di colori ricco di sfumature, trasparenze ed effetti cangianti.
www.studiocassio.com
Verabuccia
Verabuccia è un processo produttivo innovativo e brevettato per creare un materiale 100% vegetale a partire dal recupero della scorza esterna della frutta. Ananasse è il primo materiale proposto da Verabuccia. Il materiale deriva dallo scarto della lavorazione dell’ananas, sfruttandone la caratteristica texture. Si presenta infatti con una superficie scagliosa, visibilmente simile alla pelle animale di un rettile e con caratteristiche tecniche, quali imputrescibilità, robustezza, flessibilità, che permettono al materiale di essere forato, cucito e tinto in diverse tonalità.
www.verabuccia.it