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Sfida alla rigenerazione: tre materiali per un design circolare

Complementare alla rigenerazione urbana, la rigenerazione dei materiali sta prendendo sempre più piede offrendo un cambio di paradigma, in cui prodotti e spazi sono concepiti per trasformarsi e/o rinascere. Il design circolare non è più solo una tendenza, ma una traiettoria concreta che unisce etica ed estetica, tecnologia e artigianalità. In questo scenario emergono materiali innovativi — riciclati, recuperati o rigenerati — che aprono nuove possibilità progettuali. 

Dal Database di Material ConneXion proponiamo alcuni esempi di materiali che possono diventare veicolo di trasformazione ambientale, sociale e creativa.

Pannelli riciclati dalle reti da pesca

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Un’azienda spagnola ha realizzato dei pannelli decorativi utilizzando esclusivamente reti da pesca dismesse. Il materiale è prodotto localmente, dove le reti vengono prima raccolte nei porti spagnoli e nelle zone limitrofe, per poi essere triturate e pressate in pannelli rigidi interamente composti da HDPE (polietilene ad alta densità). Le diverse fantasie ottenute, che richiamano visivamente pietre e materiali naturali, sono il risultato della casuale disposizione delle reti sotto elevata pressione. Il processo di produzione consente di ottenere un prodotto che elimina il bisogno di materiali vergini, contribuendo a proteggere l’ecosistema marino dall’inquinamento di materie plastiche. Grazie alla loro elevata resistenza all’acqua e all’umidità, questi pannelli si prestano a usi per interni ed esterni, adatti anche ad applicazioni in ambito pubblico, quali arredi urbani e parchi gioco.

Corteccia recuperata per l’architettura

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L’utilizzo progettuale di materiali storicamente considerati scarti di lavorazione riguarda invece la corteccia di svariati legni. Pioppo, ciliegio, betulla, pino sono alcune delle essenze proposte da un’azienda statunitense nata trentacinque anni fa con l’intento specifico di creare un sistema di prodotti dalle foreste delle Blue Bridge Mountains (NC) e di indirizzare l’impatto dell’industria edile verso la rigenerazione forestale e della comunità locale. Impiallacci di corteccia, o pannelli che di questa parte degli alberi prendono spessori più consistenti, vengono utilizzati in rivestimenti verticali di grande fascino e calore. La produzione di diversi formati, oltre a valorizzare un sottoprodotto di lavorazione, promuove un’ottica di autonomia energetica grazie all’impiego di energia solare senza l’utilizzo di acqua.

Tessuti outdoor riciclati da gomme d’auto

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Ottenuto dal riciclo di pneumatici pre o post-consumer, questo tessuto in nylon ad alte prestazioni si distingue per la sua performance, pur mantenendo l’aspetto e la sensazione di un materiale vergine. A differenza di molti nylon riciclati — spesso ruvidi al tatto, poco performanti e di difficile reperibilità — offre un’elevata qualità, unendo funzionalità e una filiera produttiva completamente circolare.

Il processo brevettato da BASF, trasforma i polimeri più rigidi attraverso una tecnologia termochimica all’avanguardia. Il risultato è un filato ad alte prestazioni, morbido, resistente e adatto a molteplici usi, che contribuisce concretamente alla riduzione della dipendenza da materiali vergini e alla gestione del fine vita dei pneumatici.

Grazie alla sua resistenza ai raggi UV, alla naturale idrorepellenza e alla durabilità nel tempo, è ideale per applicazioni outdoor per l’arredo tessile o tendaggi da esterni.

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