Materially NOW
Allestimento Materially NOW by Materially | Foto Elena Galimberti
Materially NOW – a Superstudio Più dal 15 al 21 aprile scorsi – ha raccolto venti tra produttori e ricercatori di materiali che attraverso sperimentazione e creatività stanno cambiando il presente di molti settori e ambiti applicativi – dall’automotive alla moda, dagli interni al product design. In un format inedito, Materially ha presentato materiali, loro applicazioni e tracce della filiera produttiva, ma ha anche dato voce a chi quei materiali li ha immaginati, voluti, ricercati, progettati e talvolta brevettati. Presentazioni e panel di confronto si sono susseguiti in un calendario molto fitto. Rimandiamo al nostro sito per approfondimenti sulle singole realtà in mostra e le registrazioni di questi interessanti interventi.
Dall’esperienza curatoriale dell’iniziativa e dalle conversazioni con visitatori ed espositori, condividiamo alcune osservazioni:
- La progettazione dei materiali è sempre più rilevante nell’ambito del design
- I materiali sono sempre più centrali nella progettazione
- L’interesse verso soluzioni tecniche sostenibili ha raggiungo maturità e competenza
Material design
Design Economy, rapporto realizzato da Fondazione Symbola, Deloitte Private e POLI.design e presentato al Museo ADI l’8 aprile, ha dedicato una parte della ricerca alle figure emergenti nell’ambito delle professioni del design che godono il maggior livello di consapevolezza e familiarità tra professionisti e aziende. Tra queste spicca il material designer, ovvero chi “si occupa dello sviluppo di materiali innovativi e sostenibili e della loro applicazione a prodotti e spazi attraverso un approccio centrato sull’utente” (p. 108). Il 58,4% dei professionisti e il 29.1% delle aziende riconosce in questo profilo un modo di fare design rilevante oggi: il valore più alto tra i professionisti.
Materiali e design
Alla Milano Design Week 2024 le manifestazioni dedicate ai materiali o i prodotti di design generati da una relazione ricercata e intenzionale con i materiali erano moltissimi. Che il materiale sia oggetto di approfondimenti, gioco ed esplorazione di nuove o meno nuove applicazioni, l’aspetto materico sembra aver acquisito centralità come elemento di partenza e obiettivo della progettazione. L’impressione è che i progettisti incomincino a chiedersi in modo trasversale e stabile: come possiamo usare al meglio i materiali che prendiamo dalla Terra o da processi produttivi avviati nel passato? E come possiamo assicurarci che quello che produciamo ora non diventi rifiuto nocivo nel prossimo futuro?
Pubblico e sostenibiltà
Molti dei materiali esposti a Materially NOW esprimevano in modo evidente la loro origine naturale – legni, seta, pelli, micelio. Altri incorporavano nel loro processo produttivo principi di riuso, riciclo, riduzione di consumo energetico. Altri ancora erano materiali la cui applicazione è finalizzata a ridurre l’utilizzo di materiali terzi o a impattare positivamente alcuni parametri ambientali. Tutti questi aspetti, oltre che alle performatività specifiche dei materiali, erano quelli particolarmente apprezzati e cercati da un pubblico ormai sensibilizzato alle tematiche legate a una progettazione e produzione responsabili.