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Materials and the Unknows - Materially

Materiali e Unknown

La 23esima Esposizione Internazionale ospitata in Triennale è stata inaugurata a luglio 2022 ed è stata concepita come un luogo aperto al confronto e al dibattito nel campo del design e nell’ambito sociale, dove convergono culture, esperienze e prospettive diverse.

L’intera mostra accompagna il visitatore attraverso una serie di domande su ciò che ancora non conosciamo in diversi argomenti, dalle città agli oceani, dalla genetica all’astrofisica, esplorando ciò che è già stato fatto e realizzato da designer, architetti, artisti e musicisti e ciò che è ancora percepito come sconosciuto (Unknown), che alla fine definirà il futuro delle arti e della creatività, accompagnato dallo sviluppo delle tecnologie e della società nel suo complesso.

Concentrandosi sui materiali, sui processi e sulla loro integrazione nel design e nei prodotti, questa contrapposizione diventa evidente a partire dalla mostra “La tradizione del nuovo”, curata da Marco Sammicheli, dove si trovano esposti opere, installazioni e pezzi sperimentali a manifesto dellachiara dedizione del Design Italiano ad un approccio coraggioso nell’esplorazione dei nuovi materiali introdotti dallo sviluppo tecnologico negli anni tra il 1964 e il 1996.

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Gaetano Pesce, Nessuno è perfetto, 1993, Sperimentazione con proprietà e modellabilità delle resine sintetiche

Il Laboratorio Alchemico alla fine del percorso stimolerà immediatamente la necessità di ricerca ed esplorazione per i designer contemporanei che stanno iniziando a esplorare le interessanti proprietà dei nuovi materiali biofabbricati, self-growing e autorigeneranti.

Foto 02

Esperimento sulla cellulosa batterica

Proseguendo la mostra, i visitatori che entrano nella sezione Partecipazioni Internazionali, si immergono immediatamente in una realtà in cui la Terra è concepita come uno spazio equilibrato condiviso tra uomo, animali e ambiente. Questa rinnovata visione romantica del mondo, dove la connessione tra l’essere umano e il mondo naturale diventa la chiave per il prossimo futuro, è evidenziata dalle numerose installazioni di artisti provenienti da tutto il mondo, desiderosi di rivelare l’impatto del consumo sconsiderato dei materiali e delle risorse del pianeta, o, per contrasto, l’inaspettato potenziale nascosto degli organismi viventi.

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Louise Manzon, Inquinamento industriale, Kenya

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Greenhouse Silent Disco, Polonia, dove sensori digitali, grazie all’analisi della fluorescenza della clorofilla, registrano la comunicazione “nascosta” che avviene tra le piante dovuta a esigenze specifiche o alla risposta a mutate condizioni ambientali

Al piano superiore, centro nevralgico della 23esima Esposizione Internazionale, dove i confini tra le diverse sfere dei saperi diventano permeabili e nebulosi, vengono presentati gli Unknown Unknowns: elementi e processi ispirati dalla gravità, vista come il più grande progettista dell’universo; nuovi materiali progettati per lo sfruttamento delle risorse minerarie extraterrestri e le loro future applicazioni; infine, una panoramica sui misteri legati alle leggi fondamentali della fisica e dello spazio profondo.

Foto 05

Walter Tschinkel, Colate in alluminio, mistero e complessità delle strutture dei nidi sotterranei delle formiche

Materially mantiene un osservatorio costante su molti trend materiali, consentendo alle aziende di essere sempre al passo con l’innovazione nel proprio settore di interesse.

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