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Materials influenced by design hybridization with science ics materials - Materially

Materiali influenzati dall’ibridazione del design con la scienza: ICS materials

Negli ultimi anni stanno emergendo nuove categorie di materiali e tecnologie influenzati dall’ibridazione del design con la scienza e da alcuni sviluppi tecnologici come l’Internet delle cose (IoT). Questi vengono definiti materiali ICS, un acronimo di Interactive, Connected, e Smart Materials.

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Image courtesy of E.Textint

I materiali ICS sono in grado di stabilire uno scambio bidirezionale di informazioni con entità non umane e umane e di rispondere in modo reversibile a stimoli esterni, modificando le loro proprietà e qualità. Infine possono essere programmabili, non solo attraverso software.

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Image courtesy of E.Textint

Textint Corp. ha sviluppato un materiale conduttivo per l’industria tessile. Si tratta di film e nastri flessibili e resistenti forniti in rotolo, un materiale adesivo ad alte prestazioni con caratteristiche conduttive, ideale per l’abbigliamento intelligente (materiali dotati di una o più proprietà che possono essere cambiate e controllate tramite degli stimoli esterni, come la temperatura, l’umidità, il pH, il campo elettrico o magnetico etc), e per le applicazioni sanitarie. Questo materiale risulta leggero, mostra un’eccellente adesione a differenti tessuti, mantiene un’elevata conducibilità elettrica anche dopo diversi lavaggi ed una mano morbida al tatto.

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Image courtesy of E.Textint

Le pellicole e i nastri sono molto facili da applicare tramite trasferimento a caldo e possono essere tagliati in qualsiasi forma e dimensione, lasciando quindi un’elevata libertà durante il processo di progettazione.

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Image courtesy of E.Textint

All’interno della categoria dei materiali ICS ci sono anche molteplici sperimentazioni come ad esempio Active Textile Tailoring, un processo sviluppato dal Self-Assembly Lab del MIT e l’azienda di abbigliamento Ministry of Supply.

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Image courtesy of Self-Assembly Lab

Si tratta di un processo in grado di creare tessuti intelligenti in cui le fibre cambiano forma e struttura in risposta al calore.

Il tessuto non ha bisogno di batterie, si restringe quando è esposto al calore grazie sia alla struttura stessa della maglia che alla combinazione dei materiali utilizzati.

“La gente vuole realizzare capi e scarpe intelligenti, ma mette sempre le batterie nelle scarpe”, dice Skylar Tibbits, fondatore e co-direttore del Self-Assembly Lab. Noi vogliamo che i prodotti siano attivi e intelligenti, ma nel contempo passivi, nel senso che l’interattività è basata solo sul materiale, non su sistemi complessi”. 

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Image courtesy of Self-Assembly Lab

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