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Expo 2025: 3 materiali per l’architettura del futuro

Quest’anno a Osaka (Giappone) si è svolto l’Expo 2025, incentrato sul tema “Progettare una società futura per le nostre vite”. Un invito a riflettere sulla costruzione di comunità internazionali partecipative, capaci di sostenere le idee individuali, valorizzare la persona e coniugare tradizione, creatività e innovazione per un futuro sostenibile. 

Il tema tocca in primis l’architettura, che interpreta questo messaggio attraverso l’incontro tra artigianato e innovazione, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale grazie a pratiche di riuso, strutture amovibili e materiali intelligenti.

Il team advisory Materially, impegnato a supportare le aziende nella ricerca di materiali innovativi e sostenibili, ha selezionato dal database di Material ConneXion tre proposte che invitano a riflettere sulle possibilità future del design e dell’architettura.

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Il primo materiale proposto sono pannelli di piccolo formato realizzati con legno recuperato da alberi urbani caduti, evitando così che finiscano in discarica. L’azienda collabora con arboricoltori e imprese forestali del Maryland, per raccogliere i tronchi, trasformarli in legname e metterli a disposizione di produttori di beni di consumo. È la prima realtà a garantire una filiera nazionale su larga scala di legno locale, grazie a una rete diffusa di segherie e falegnamerie, riducendo i rifiuti, creando occupazione e sostenendo la piantumazione e il ripristino del patrimonio arboreo urbano.

Il legname recuperato include quercia bianca, noce inglese e quercia rossa sottoposta a modifiche termiche. Quest’ultima viene trattata ad alte temperature e sotto pressione per alterarne la struttura cellulare, rendendola più resistente all’acqua e agli agenti atmosferici.

Le mattonelle così ottenute possono essere personalizzate nelle dimensioni e nelle finiture, risultando ideali per mobili, pavimentazioni, rivestimenti esterni e componenti architettonici non strutturali.

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Le pellicole plastiche rappresentano una soluzione innovativa per schermare la luce e modulare i livelli di privacy in spazi pubblici e privati. Funzionano grazie a tecnologie come particelle sospese (SPD) e cristalli liquidi dispersi in polimeri (PDLC), che, una volta sottoposti a un impulso elettrico, modificano il loro stato visivo, passando da opachi a trasparenti. L’intensità dell’impulso regola la quantità di luce che attraversa la superficie, consentendo un controllo dinamico dell’illuminazione e della privacy. Quando il sistema è spento, le particelle restano disperse e il materiale appare opaco; quando è acceso, invece, le particelle si allineano, rendendo la superficie trasparente e permettendo il passaggio della luce naturale.

Le emulsioni SPD o PDLC vengono rivestite con due film in PET, oppure con uno strato conduttivo di ossido di indio-stagno, quindi sottoposte a polimerizzazione tramite raggi UV per ottenere un unico film. Questo viene poi laminato o applicato su vetro o altri supporti trasparenti, come il policarbonato, fino a costituire il prodotto finito.

In questo modo i vetri intelligenti stanno ridefinendo il rapporto con la luce, trasformando qualsiasi finestra in un materiale dinamico e attivo.

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Queste pellicole fotovoltaiche organiche rappresentano una tecnologia versatile e innovativa, in grado di adattarsi a diverse esigenze progettuali. La loro principale caratteristica è la personalizzazione: possono infatti essere sviluppate in funzione del supporto e dell’utilizzo previsto, rendendo praticamente qualsiasi superficie energeticamente attiva, dalle forme curve a quelle piane. Ciò apre la strada a possibilità di design quasi illimitate, che superano i vincoli tradizionali dei pannelli fotovoltaici rigidi.

Le celle fotoattive che compongono le pellicole sono costituite da polimeri organici e non richiedono l’impiego di siliconi o metalli pesanti, garantendo così un approccio più sostenibile. Il materiale, estremamente flessibile, è in grado di sopportare alti livelli di torsione (con curvature fino a 5 cm di diametro), deformazione e vibrazione, mantenendo intatta la propria funzionalità. Inoltre, le pellicole offrono una trasparenza fino al 40% e un peso contenuto di soli 450 g/m², con parametri elettrici facilmente adattabili in base al tipo di applicazione o al supporto scelto.

Grazie alla loro combinazione di semitrasparenza, leggerezza e minimo spessore, queste pellicole possono essere integrate su una vasta gamma di materiali – dal vetro al metallo, fino ai tessuti – e trovare applicazione sia in contesti architettonici che in prodotti di largo consumo o dispositivi per la smart home.

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