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Cellulose from natural substance to advanced material - Materially

Cellulosa: da sostanza naturale a materiale avanzato

Composto organico considerato il maggiormente diffuso in natura, la cellulosa è il principale elemento costitutivo delle pareti delle cellule dei vegetali e una materia prima preziosa e versatile, che consente la realizzazione di prodotti che vanno dalle carte alle fibre tessili, passando per bioplastiche, espansi, adesivi e addirittura esplosivi.

Se la domanda di prodotti cartacei, la cui industria è da sempre un’entusiasta consumatrice di cellulosa, subisce continue contrazioni a causa della progressiva e trasversale digitalizzazione che sta avendo luogo a livello globale, come già avvenuto per i rullini fotografici e le pellicole per ripresa, lo sviluppo di processi innovativi sempre più efficienti e mirati conferma questa materia prima rinnovabile un prodotto vincente per un’articolata serie di soluzioni materiali.  

Il settore delle bioplastiche offre formulazioni per stampaggio a iniezione ed estrusione sempre più tecnicamente competitive, oltre che a ridotto impatto ambientale: i polimeri cellulosici di ultima generazione sono sviluppati per applicazioni durevoli e si rivolgono anche a settori con requisiti specifici complessi, come l’automotive, dove ad es. trovano utilizzo per la realizzazione di interfacce uomo-macchina (HMI, human-machine interface) grazie alle ottime proprietà ottiche e di birifrangenza.

478014 d12MC 4780-14 – Scheda completa disponibile sul database di Material ConneXion. Scopri come abbonarti.

 

Acetati cellulosici termoplastici di recente concezione presentano formulazioni basate su polioli fisiologicamente innocui utilizzati in sostituzione degli ftalati.

ThermoPlastic Cellulose AcetateTermoplastico cellulosico costituito al 70-80% da acetato cellulosico e al 20-30% da polioli fisio-innocui.
MC 6767-02 – Scheda completa disponibile sul database di Material ConneXion. Scopri come abbonarti.


Innovazione tecnologica
ed ecoresponsabilità rappresentano importanti driver di crescita del comparto tessile, dove il segmento delle fibre cellulosiche è caratterizzato da un numero sempre crescente di prodotti pensati per ridimensionare l’impatto ambientale di un’industria che l’avvento del fast fashion ha reso particolarmente avida di materiali largamente disponibili. 

Gli avanzamenti più interessanti riguardano tecnologie di riciclo efficienti e in grado di produrre output qualitativamente elevati, in parallelo all’individuazione di fonti alternative a quelle tradizionali, come ad esempio scarti agricoli o derivanti dal settore food, con frontiere di ricerca multiple. Esempi virtuosi sono rappresentati dalla finlandese Infinited Fiber, grazie al cui procedimento è possibile riciclare all’infinito scarti tessili e cartacei per ottenere nuove fibre tessili, e dall’italiana Orange Fiber, celebre per aver sviluppato un innovativo processo di estrazione della cellulosa dal pastazzo (residui di buccia, polpa e semi) degli agrumi.

 

Tessuto scarti agrumi

Image curtesy of Orange Fiber

tessuto da scarti tessili e cartaceiTecnologia di riciclo brevettata che converte tessuti, carta e scarti agricoli in fibre tessili senza perdite qualitative a prescindere dal numero di cicli. MC 8543-01 – Scheda completa disponibile sul database di Material ConneXion. Scopri come abbonarti. 

 

Tra i procedimenti avanguardistici scalabili vi sono la biofabbricazione di cellulosa nanostrutturata da parte di microorganismi utilizzando scarti dell’industria alimentare e adottando modalità non energivore, o l’ottenimento di cellulosa rigenerata e biopolimeri a partire da letame proveniente da allevamenti, una materia prima più che abbondantemente disponibile il cui utilizzo eccessivo può diventare causa di inquinamento.

Cellulosa personalizzata al vinoCellulosa personalizzata al vino – Image curtesy of BioFaber S.r.l.

 

Mestic Fibres tessuto letameIl Tessuto derivato dal letame dei bovini. Image curtesy of Mike Roelofs/Inspidere B.V.

 
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