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Nikolai chernichenko - Materially

Economia circolare è anche riparazione

nikolai chernichenkoImage curtesy by Unsplash – Nikolai Chernichenko

È passata relativamente inosservata l’approvazione, il 23 febbraio 2021, di un nuovo regolamento promosso dall’Unione Europea, rivolto a promuovere il cosiddetto “diritto alla riparazione” (Right to Repair). Si tratta invece di un importantissimo passo avanti verso l’economia circolare: si sostiene infatti un approccio al design e al consumo consapevoli volto a ridurre i rifiuti a monte grazie ad una progettazione intelligente, e non solo al riciclo a fine vita.

Ma di cosa si occupa il regolamento, e cosa comporta nella pratica? Il testo riguarda le specifiche per la progettazione ecocompatibile di prodotti elettronici quali server e unità per l’archiviazione dei dati, motori elettrici, apparecchi di refrigerazione, display elettronici, lavastoviglie, lavatrici e lavasciuga, la quale dovrà essere realizzata in modo da garantire una facile riparabilità, una disponibilità di pezzi di ricambio anche nel lungo periodo, e la “tenuta” del prodotto all’aggiornamento non solo dell’hardware (tramite la sostituzione di pezzi e non di tutto il prodotto) ma anche del software, senza che ciò comporti rallentamenti significativi nella performance del device.

insung yoonImage curtesy by Unsplash – Insung Yoon

Le ricadute positive sono tantissime: l’allungamento della vita degli oggetti, infatti, comporta minori sprechi, abbatte l’impatto dei prodotti sull’ambiente e comporta, sul lungo termine, anche un risparmio economico per il consumatore.

Come osservato da Altroconsumo, “l’idea è quella di spingere perché venga creata una rete di tecnici indipendenti che abbiano realmente interesse a riparare un prodotto, contrariamente a quanto è avvenuto finora per cui, spesso, si suggerisce la sostituzione del prodotto a fronte di prodotti difficili da aggiustare o di un costo di riparazione troppo elevato.”

kumpan electric
Image curtesy by Unsplash – Kumpan Electric

Il Regolamento fa seguito ad una risoluzione del Parlamento Europeo del novembre 2020, in cui la Commissione veniva sollecitata su una serie di tematiche di economia circolare, apparentemente banali, ma sostanziali per ridurre lo spreco di risorse e allungare la vita dei prodotti, dalla promozione di scelte di consumo sostenibili e di una cultura del riutilizzo, al migliorare la riparabilità, fino all’introduzione di caricabatterie universali.

Piccoli interventi che però possono fare la differenza, introducendo non solo nuovi modelli di produzione ma anche, e soprattutto, un cambio di mentalità e di modalità di consumo.

Fonti:

https://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room/20201120IPR92118/il-parlamento-vuole-garantire-il-diritto-alla-riparazione-ai-consumatori-ue

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32021R0341&from=IT

https://www.altroconsumo.it/vita-privata-famiglia/vivere-sostenibile/speciali/diritto-alla-riparazione