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Will reusable containers change the way we use packaging - Materially

Ripensare il packaging attraverso i contenitori riutilizzabili

A partire dall’entrata in vigore della Direttiva sulla Plastica Monouso (SUP), emanata nella UE nel luglio 2021 e convertita in legge italiana nel gennaio 2022, nuovi piatti, posate, cannucce, bastoncini per palloncini e cotton fioc di plastica monouso non possono più essere immessi sul mercato. Si tratta di un provvedimento volto a contrastare la dispersione nell’ambiente dei rifiuti plastici non biodegradabili, che si accumulano nei mari e negli oceani e i cui residui si trovano nelle specie marine – come tartarughe marine, foche, balene e uccelli, ma anche nei pesci e nei molluschi, e quindi nella catena alimentare umana. 

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Foto di S’Well, da Unsplash
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Quando si parla di take-away, ciò significa che nella maggior parte dei paesi europei i contenitori di plastica a base petrolchimica sono stati sostituiti con materiali a base biologica e compostabili, in carta oppure in bioplastica.

Tuttavia la carta presenta limitazioni nelle performance: a contatto con i liquidi si degrada rapidamente, non ha proprietà barriera all’umidità e all’ossigeno e quindi necessita di laminazione con film bio-based. E anche le materie plastiche da fonte rinnovabile, se pur certificate compostabili, sono a rischio perché potrebbero essere presto definitivamente considerate “plastiche” a tutti gli effetti secondo la normativa Europea.

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Foto di Oliur, da Unsplash

Il Ministero Federale Tedesco per l’Ambiente (BMU) ha anticipato queste conclusioni stabilendo che anche i prodotti usa e getta in bioplastica rientrano nel divieto di plastica monouso e introducendo una normativa volta a promuovere il riuso nella ristorazione.

La nuova legge sugli imballaggi emanata in Germania nel gennaio di quest’anno stabilisce condizioni obbligatorie per l’implementazione di imballaggi riutilizzabili nel settore della ristorazione collettiva, coinvolgendo settori contigui come quelli di ristoranti, bar e caffè.

Oltre ai contenitori monouso, per tali attività e servizi di consegna a domicilio diventeranno quindi obbligatori contenitori riutilizzabili per pasti e bevande da asporto. 

Se la Germania si dimostra all’avanguardia da un punto di vista normativo, anche in Italia questa tendenza ha fatto nascere nuove opportunità imprenditoriali, come nel caso di AroundRS, azienda italiana nata per rivoluzionare il classico modello di acquisto – consumo – dismetto legato all’utilizzo di contenitori usa e getta.

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I contenitori per alimenti riutilizzabili offerti dall’azienda, che possono sopportare fino a 300 cicli di lavaggio, sono associati a un codice QR e a una piattaforma digitale che ne traccia e gestisce l’uso. I consumatori possono noleggiare i contenitori pagando un piccolo deposito e poi restituirli al ristorante locale entro 7 giorni dalla data di acquisto del food. Aroundrs ha calcolato che con un solo contenitore riutilizzato in 200 cicli, si possono ridurre le emissioni di CO2 fino a 25 kg, anche rispetto alle alternative a base di carta, bioplastica o altri materiali compostabili.

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Inoltre, la piattaforma digitale renderà visibili i dati sull’impatto ambientale delle azioni sia delle imprese che dei singoli, uno strumento essenziale per compiere scelte più responsabili e sostenibili.

Contattaci per un supporto nello sviluppo di imballaggi con materiali più sostenibili!

 

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