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Graphenstone - Materially

GRAPHENSTONE: la nuova vernice sostenibile a base di Grafene

Dal Regno Unito arriva la prima pittura in grafene al mondo. Questo “materiale delle meraviglie” scoperto nel 2014 dai fisici Andrej Gejm e Konstantin Novoselov – grazie al quale hanno poi vinto anche il Premio Nobel per la fisica nel 2010 – è considerato miracoloso sia per la sua particolare struttura a base di atomi di carbonio sia per le sue straordinarie proprietà.

Il grafene, infatti, è caratterizzato da una resistenza superiore a quella dell’acciaio e da una capacità di conduzione elettrica e termica senza paragoni. Dall’aspetto trasparente e flessibile, si presta per molteplici usi, compresa la realizzazione di una nuova vernice ecologica.

 

grafene graphenstone

Si chiama Graphenstone ed è stata ideata dalla società inglese Graphene Company: si tratta di una vernice composta da una base di calce pura combinata con grafene. Questa speciale aggiunta di grafene, con la sua elevata conduttività, consente di mantenere la temperatura costante, evitando di sprecare energia in riscaldamento o aria condizionata. Dunque, grazie a questa invenzione, sarà possibile apportare grandi benefici in termini di regolazione termica degli edifici.

Infatti, come ha dichiarato in diverse interviste il direttore della Graphene Company Patrick FolkesQuando Graphenstone viene utilizzata sulle superfici interne delle pareti, il calore non viene irradiato, ma catturato dal grafene all’interno della vernice. Quindi il calore viene condotto, attraverso la vernice, in tutte le superfici interne del muro dipinte con Graphenstone, aumentando l’isolamento e rallentando la conduzione di calore attraverso le pareti”.

 

grafene materially

 

Inoltre, essendo questa vernice composta per il 98% di calce, si distingue anche per il notevole assorbimento di anidride carbonica: una volta applicata la pittura sulle pareti, questa comincerà a purificare l’aria interna. Un altro vantaggio per l’ambiente, infine, deriva dalla sottigliezza e dalla resistenza del grafene: è necessaria, infatti, una minore quantità di vernice per ottenere una finitura resistente alla corrosione. Secondo l’azienda inglese, con un litro di Graphenstone si riuscirebbero a coprire 8 metri quadrati di superficie con ben due mani.

Dunque, è proprio grazie a tutti questi vantaggi, in termini di risparmio energetico, minore inquinamento e benefici per la salute, derivanti dall’eliminazione dell’anidride carbonica, che viene definita “la vernice più sostenibile ed ecologica al mondo”. “La sostenibilità sta diventando sempre più importante per noi, perché le persone comprendono sempre più i danni che gli acrilici provocano sull’ambiente durante il processo produttivo e il loro utilizzo sulle pareti” – ha affermato Folkes, continuando – “L’inclusione del grafene all’interno di vernici, rivestimenti e altri materiali da costruzione non fa solo bene all’ambiente, ma aumenta esponenzialmente caratteristiche come la durezza, la durata, la compressione, la resistenza alla trazione, l’elasticità e la copertura“.

Per la prima volta nella storia, è avvenuta la fusione tra uno dei più antichi e più affidabili materiali da costruzione, la calce, con l’ultima invenzione in campo di nanotecnologie, il grafene. Questo, ha dato vita ad un prodotto che ha riscosso un sempre più crescente interesse per diversi campi d’applicazione: da ospedali, alberghi e scuole, fino alle grandi industrie di restauro.

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