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Proteine commestibili ottenute da CO2

Le stime indicano che la produzione alimentare mondiale comporta approssimativamente la produzione di un quarto delle emissioni di gas serra imputabili all’uomo, prevalentemente dovute agli allevamenti animali e ai prodotti a essi legati, oltre che a colture quali mais, grano e soia destinate all’alimentazione umana e animale. 

La finlandese Solar Foods ha messo a punto Solein®, una proteina sintetizzabile ricorrendo solamente ad acqua, aria ed elettricità, che potrebbe contribuire alla transizione verso sistemi alimentari sostenibili.

solein tofuImage curtesy of Solar Food

Il processo messo a punto per la produzione di queste speciali proteine prevede l’utilizzo di acqua, anidride carbonica, energia elettrica e batteri unicellulari presenti nel suolo definiti completamente naturali, che verrebbero alimentati all’interno di un bioreattore con idrogeno proveniente da idrolisi di acqua e con anidride carbonica estratta dall’atmosfera. La polvere risultante, con un contenuto proteico del 65%, sarebbe insapore e fornita in forma di polvere, che può essere convertita in una varietà di prodotti alimentari liquidi e solidi, quali ad esempio sostituti di carni e latticini, o fungere da integratore nutrizionale.

Solar food solein 1Image curtesy of Solar Food

L’obiettivo duplice è quello di proporre un prodotto in grado di soddisfare il fabbisogno nutrizionale umano (e non solo) e, in parallelo, di ridurre l’impronta ecologica del sistema alimentare, che allo stato attuale risulta essere fortemente gravosa: come rilevato dal nuovo database EDGAR-FOOD (Emissions Database of Global Atmospheric Research), curato da ricercatori del Centro Comune di Ricerca di Ispra (JRC) e della FAO, le emissioni del sistema alimentare nel 2015 – dal cambiamento dell’uso del suolo e dalla produzione agricola agli imballaggi e alla gestione dei rifiuti – sono state stimate a 18 miliardi di tonnellate di anidride carbonica, pari al 34% del totale globale.

Solar food solein 3Image curtesy of Solar Food

La sintesi di questo innovativo tipo di proteine, avente i requisiti per scollegare la produzione alimentare da quella delle piante e degli animali, rappresenta una possibile tecnologia di efficientamento energetico e di decarbonizzazione per ridurre le emissioni di gas serra. L’intero processo avrebbe una produzione di soli 0,4 kg di C02 per chilogrammo di prodotto e un’impronta idrica dalle 100 alle 500 volte inferiore a quella della produzione delle carni e dei vegetali più comuni.

Solein schnitzelImage curtesy of Solar Food

L’ispirazione è fornita da una tecnologia introdotta negli anni ’60 dalla NASA e già assimilata anche da Kiverdi per produrre l’ulteriore proteina commstibile Air Protein™ a partire da anidride carbonica, ossigeno e azoto combinati con acqua e sostanze nutritive minerali convertiti in nutrienti utilizzando energia rinnovabile e un processo di produzione di probiotici.