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Premio Dedalo Minosse: Progetti fonte di ispirazione

Il grande impatto inquinante dell’industria delle costruzioni negli ultimi anni ha indotto gli architetti ad aumentare il proprio impegno verso una progettazione eco-efficiente e ha moltiplicato la ricerca di soluzioni creative per la realizzazione di edifici più sostenibili. Quanto prima tali soluzioni vengono adottate nel processo progettuale, tanto più evidenti sono i risultati finale. Quando l’efficienza nell’uso delle risorse è posta al primo posto degli obiettivi progettuali, gli edifici lo dimostrano, sia che essa venga raggiunta attraverso soluzioni di risparmio energetico, o attraverso la scelta dei materiali, la composizione architettonica, le tecniche costruttive o ancora mediante l’integrazione di tutti questi approcci e dei molti altri strumenti che tradizione e innovazione tecnologica offrono al progettista.

Ne sono esempio alcuni progetti presentati alla 12esima edizione del Premio Dedalo Minosse, unica iniziativa intesa a riconoscere e premiare l’importanza dei committenti di architetture. Forte di una giuria internazionale che include professionisti e artisti del calibro di Kengo Kuma e Michelangelo Pistoletto, per citarne solo due, il premio è conferito ogni due anni nella magnifica scenografia del Teatro Olimpico e della Basilica palladiani a Vicenza. 

Tra le opere che hanno partecipato alla selezione, tre edifici si segnalano per l’introduzione coerente di una o più soluzioni tese al raggiungimento di architetture più sostenibili.

Green Pea – Green Retail Park – Negozio Blu Architetti Associati – Premio Caoduro Lucernari

Il Green Pea Retail Park di Torino, commissionato dal fondatore di Eataly Oscar Farinetti e progettato da ACC Naturale Architettura Cristiana Catino e Negozio Blu Architetti, è stato completato nel 2020. La struttura esterna in acciaio è pensata per supportare e inondare di luce la vegetazione prevista in facciata e protetta da frangisole di legno smontabili e riciclabili. Il tetto è un giardino accessibile con serre climatiche che trasmettono anche luce naturale all’edificio a più piani. L’utilizzo di energie rinnovabili, la creazione di un microclima controllato attraverso l’integrazione con la vegetazione, l’attenzione ai materiali (il legno della facciata proviene da abeti europeo abbattuti in Veneto dalla tempesta Adrian nel 2018) fanno sì che Green Pea esprima una forte vocazione organica utilizzando tecnologie contemporanee.

Immanagine Dedalo Minosse

Biblioteca pubblica – MIDE architetti 

La biblioteca pubblica realizzata da MIDE architetti nel 2020 per il comune di Veggiano, nel padovano, è un’architettura Nearly Zero Building (NZEB). La definizione è propria di edifici “ad altissima prestazione energetica in cui il fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo è coperto in misura significativa da energia da fonti rinnovabili, prodotta in situ”. L’elegante, semplice struttura – un tetto a doppia falda e un portico in legno a vista e ampie pareti di vetro – è immersa nel verde, a completamento dell’approccio di eco-efficientamento.

Immanagine Dedalo Minosse

Appropriate_Bistro Bergsteiger – PLASMA STUDIO 

Il nome del luogo dice tutto. Situato in un’area dell’UNESCO a Sesto, in Alto Adige, questo edificio discreto si fonde con l’ambiente circostante cercando attivamente una connessione con il suo ambiente. Sfruttando il vantaggio del terreno in pendenza, il bistrot è completamente integrato nella topografia locale, fornendo un esempio equilibrato di progettazione biofilica. I materiali, ispirati a una struttura vicina più antica, giocano un ruolo importante nel supportare le scelte compositive. Per le superfici interne ed esterne è stato utilizzato intonaco a spruzzo preparato con pietra locale e sabbia, mentre per le boiserie e gli arredi interni è impiegato legno di larice delle Dolomiti: i materiali tradizionali sono rivisitati con una sensibilità contemporanea, fresca e gentile, perfetta interprete di un approccio minimalista di grande impatto.

Immanagine Dedalo Minosse