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Infinite area - Materially

InfiniteArea

InfiniteArea, piattaforma dell’innovazione, nasce come luogo fisico dove innovatori, imprese e organizzazioni vengono supportati nella creazione di nuove occasioni di sviluppo.

Infinite area

La sede principale si trova a Montebelluna (Treviso) nel Nord-Est italiano. L’insediamento in una zona dove era presente un edificio industriale dismesso ha offerto l’opportunità per la riqualificazione dello stesso e per la rivitalizzazione di un’area o di un intero comparto urbano. Il progetto è stato ideato dall’imprenditore Patrizio Bof, che racconta i motivi che l’hanno portato a ristrutturare un capannone industriale: “la nostra sede è simbolo del paradigma di un’innovazione che deve sempre porre le basi su solide radici: un vecchio capannone industriale rigenerato in moderna fabbrica di valore, sostituendo il cemento con un prato verde, allo stesso tempo in continuità e in rottura con il territorio”.

Infinite Area

 

Il progetto di ristrutturazione, affidato allo studio Zanon Architetti Associati, ha voluto dare nuova vita agli spazi senza snaturarne l’originaria vocazione. L’edificio di oltre 2.500 metri quadri ha una struttura interna flessibile, in modo che lo spazio si possa adattare a diverse esigenze; gli ambienti sono infatti concepiti per favorire contaminazioni multidisciplinari, ed in essi si alternano spazi chiusi ad aree aperte all’interpretazione della loro funzionalità.

In particolare, InfiniteArea offre spazi di coworking con layout personalizzabili, rivolti sia ai singoli professionisti che a team più numerosi. In uno stesso luogo di confronto coesistono diverse aree destinate al lavoro, alla condivisione e al rilassarsi. Al centro della struttura è stata inserita la fusoliera di un aereo ATR-42, a rappresentare la spinta all’innovazione e al progresso e a fornire ispirazione agli innovatori che abitano la sede.

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La riqualificazione del fabbricato dismesso ha seguito criteri di sostenibilità, non solo nella scelta dei materiali (come quelli selezionati per realizzare i tavoli) e nel recupero di prodotti post consumo, ma anche nel considerare l’efficienza energetica di tutto l’edificio.

 

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L’attenzione alla sostenibilità si è infatti declinata secondo differenti fattori:

  • 92 kWp prodotti dall’impianto fotovoltaico a copertura dell’80% del fabbisogno interno di energia elettrica;
  • raccolta e riutilizzo delle acque piovane per l’irrigazione del giardino;
  • tavoli delle sale meeting prodotte con materiali sostenibili;
  • sgabelli costruiti con le lattine raccolte dai senza tetto americani;
  • utilizzo esclusivo di illuminazione led;
  • piantumazione di più di 500 alberi;
  • riutilizzo dei carrelli del settore aeroportuale;
  • restyling della carlinga di un ATR42 utilizzata come sala meeting;
  • location plastic free;
  • preparazione di pasti homemade con prodotti a km zero e di stagione;
  • recupero del cemento e eliminazione amianto;
  • disponibilità di bike sharing.

 

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Image courtesy of Marco Zanta

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