Al crescere dell’attenzione verso le problematiche ambientali generate dal sovra-consumo di materie plastiche, l’industria propone soluzioni più sostenibili, spesso riciclate e/o riciclabili.
Al crescere dell’attenzione verso le problematiche ambientali generate dal sovra-consumo di materie plastiche, l’industria propone soluzioni più sostenibili, spesso riciclate e/o riciclabili.
La European Bioplastics Association definisce le bioplastiche come materie plastiche a base biologica o “bio-based” (ovvero con contenuto che proviene da una fonte rinnovabile di origine vegetale o animale), o biodegradabili, o entrambe. La definizione di “bioplastiche” copre dunque una vasta gamma di materiali molto diversi tra loro in termini di composizione, utilizzo e soprattutto fine-vita.
Microplastiche e Nanoplastiche, qual è esattamente la differenza?
Le microplastiche e le nanoplastiche sono piccole particelle di plastica che possono essere trovate in diversi prodotti e vari ambienti. Si definiscono microplastiche i frammenti di plastica con diametro inferiore a 5 mm, mentre vengono classificate come nanoplastiche tutte quelle particelle di plastica che presentano un diametro inferiore a 0,001 mm.
Giugno e luglio sono mesi tradizionalmente dedicati a manifestazioni fieristiche nella filiera del tessile-moda, che affiancano le Fashion Week di Parigi e di Roma: in particolare Milano Unica, che ha presentato una sezione speciale attorno al tema della Sostenibilità creativa, con una selezione di tessuti con contenuto riciclato e biobased da filiere certificate.
L’Italia è il primo produttore in europa di tessili tecnici e i consumi della categoria sono in progressivo aumento. È quanto emerso dal convegno Textile Made in Italy 5.0 organizzato da SMI-Sistema Moda Italia lo scorso 18 maggio 2023 con l'obiettivo di aprire la realtà di questo settore produttivo a un pubblico più ampio.
Con il termine “smart textiles” vengono indicati tutti quei tessuti che mostrano un comportamento attivo in risposta ad uno stimolo esterno. Questi tessuti avanzati possiedono la capacità di percepire, attivare e rispondere ad elementi dell’'ambiente circostante o agli input da parte dell’utente, creando esperienze interattive e funzioni “intelligenti”.
Ci siamo: lo scorso 30 aprile il progetto GRETE è giunto alla sua ufficiale conclusione. Non è facile riassumere in un breve articolo gli ultimi 4 anni, soprattutto perché nelle ultime settimane sono successe molte cose e alcuni lavori sono ancora in corso.
A fine maggio si è tenuta la conferenza finale dell’iniziativa che vuole rendere il legno-arredo più circolare.